La Spagna sbarca in Nord Europa, c’è Sorolla

COPENAGHEN – Un talento nel fondere la figura e lo sfondo in poche pennellate e una rara capacità nel donare luce alle scene di vita quotidiana. Joaquín Sorolla (1863-1923), pittore spagnolo, uno dei più noti della penisola iberica, approda a Copenaghen a un secolo dalla sua dipartita.

Joaquín Sorolla – Light in Motion è il titolo della prima mostra personale dedicatagli in terra danese alla Glyptoteket, il museo fondato dall’industriale della Carlsberg, Carl Jacobsen. In passato la galleria ospitò Ragazzo addormentato sulla barca (conosciuto anche come Sonnellino in barca), durante l’Esposizione Internazionale d’Arte del 1897.

Una panoramica degli allestimenti di Joaquín Sorolla – Light in Motion – FOTO: Ana Cecilia Gonzalez ©Glyptoteket

Sorolla per tutti è stato il maestro della luce, dotato di un’alta sensibilità realista e un’attenzione alla rappresentazione dettagliata della figura e della trama umana. Spesso paragonato ai grandi dell’Impressionismo, come Monet, per la sua innata capacità di raffigurare l’ambiente naturale. Quell’abitudine ad imbracciare il cavalletto e incamminarsi tra i colori della natura. Per lo spagnolo erano paesaggi rurali, giardini, riflessi di luce, ma soprattutto il mare, le spiagge e il costumbrismo marinaro. Il suo studio per la luce, dal vero e en plen air, rappresenta un’opera fondamentale nel rinnovamento pittorico dell’epoca.

Sorolla era anche un grande ritrattista. In molte delle sue tele emerge il legame con la famiglia, l’intenso amore per Clotilde, moglie e musa dei suoi lavori. E non c’è da sorprendersi. Lo spagnolo perse i genitori all’età di due anni, morti di colera. Crebbe con la zia e imparò un mestiere sicuro, fin quando il suo maestro iniziò a notare le sue doti.

Joaquín Sorolla, Frangiflutti, San Sebastián, 1917-1918. Il dipinto sarà in mostra alla Glyptotek – Foto: ©Madrid, Museo Sorolla

Nella personale di Copenaghen le opere di Sorolla sono esposte in dialogo con cinque dipinti di cinque artisti spagnoli suoi contemporanei. Sono Miquel Barceló, Juan Uslé, Soledad Sevilla, Miki Leal e Belén Rodríguez. L’attività aiuta il pubblico a cogliere la sua influenza sul piano della tecnica, dei temi e dei motivi.

Joaquín Sorolla arriva in Danimarca non per caso. Il suo lavoro ha molto in comune con la corrente dei pittori di Skagen. Il movimento artistico molto attivo sul finire del XIX secolo sulle coste dello Jutland settentrionale, nell’omonima cittadina. Vi si ritrovarono pittori del luogo e da altri paesi scandinavi, desiderosi di fuggire dalla città.

Sono noti per le loro opere realizzate all’esterno, tra la natura selvaggia, il mare e i 60 chilometri di spiagge incontaminate che donano rare tonalità di luce, soprattutto in estate. Tra i principali esponenti vi erano i danesi Peder Severin KrøyerJohan Krouthén, Carl Peter Lehmann, Oscar Björck, gli svedesi Oda Krohg Christian Krohg e i norvegesi Anna Ancher e Michael Ancher.

Joaquín Sorolla, Clotilde in giardino, 1919-1920. Il dipinto sarà in mostra alla Glyptotek – Foto: ©Madrid, Museo Sorolla

Krøyer in particolare viene associato a Sorrola. I due sono legati da una visione comune della natura e della vita quotidiana delle persone. In entrambi si ripetono le figure di giovani donne, talvolta che passeggiano sulla spiaggia, pescatori intenti a lavorare e il mare con i suoi continui mutamenti. Tanto che per molti scandinavi Joaquín Sorolla è il Krøyer spagnolo.

Peder Severin Krøyer, Serata estiva sulla spiaggia meridionale di Skagen, 1893, Museo Skagen – Foto: Wiki Commons

Gli artisti scandinavi si stabilirono nel 1908 in un albergo di proprietà della famiglia di Anna Ancher, luogo che in seguito divenne il Museo Skagen. Nel 1928 i dipinti vennero trasferiti in un nuovo edifico costruito appositamente e tutt’ora è sede della collezione.

Il Museo Skagen, Jutland Settentrionale, Danimarca – Foto: ©diegobroglia

Sorolla nacque a Valencia, dove frequentò la Scuola di Belle arti. È nei luoghi di questa città di mare, dagli oltre duemila metri di spiagge, che si possono riconoscere i tratti fondanti della sua opera. Le tonalità della luce del Mediterraneo. Ma la sua crescita artistica lo portò in tutta la Spagna. Lavorò instancabilmente per promuovere l’arte e la cultura del suo paese. Malaga, Cordova, Siviglia, Granada, passando per la Sierra Nevada, Madrid, fino a rimanere affascinato dall’impetuoso mar Cantabrico e dalle sue città portuali. La lista è ben più lunga e abbraccia i siti più affascinanti della penisola iberica. Non è un caso che Sorolla è annoverato tra i pittori più prolifici della storia con circa 2200 dipinti.

Joaquín Sorolla, La piscina, Alcazar di Siviglia, 1910. Il dipinto sarà alla personale di Copenaghen – Foto: ©Madrid, Museo Sorolla

La devozione per la sua terra fu alla base della realizzazione di un lavoro monumentale per la Hispanic Society of America, commissionatogli nel 1910 da Archer Milton Huntigton, amante delle arti e della cultura ispanica, figlio di Arabella Huntigton, una delle donne più ricche degli Stati Uniti. Un ciclo pittorico per dar forma alla storia spagnola e portoghese che lo portò a viaggiare per quasi otto anni.

Odio l’oscurità. Monet una volta disse che la pittura in generale non è abbastanza luminosa. Sono d’accordo con lui. Noi pittori non possiamo mai riprodurre la luce del sole così com’è. Possiamo solo avvicinarci alla verità.

— Joaquín Sorolla

Il Consiglio Provinciale di Valencia riconobbe subito il suo talento e gli concesse una borsa di studio. Sorolla si formò a Parigi e a Roma, le due capitali dell’arte dove risiedevano i maggiori maestri dell’epoca. Fu artista amatissimo anche durante la sua vita. Ebbe numerosi riconoscimenti e premi in tutto il mondo. All’esposizione Universale di Parigi del 1900 gli venne consegnato il Grand Prix, un anno dopo la medaglia d’onore all’Esposizione Nazionale di Madrid. A Londra, nel 1908, venne acclamato come il più grande pittore vivente.

A cento anni dalla sua morte, Joaquín Sorolla è a tutti gli effetti riconosciuto come uno dei massimi rappresentanti della pittura moderna, nonché anima determinante del suo rinnovamento a cavallo tra Ottocento e Novecento.

I reali spagnoli all’inaugurazione della mostra Joaquín Sorolla – Light in Motion, 7 novembre 2023, Copenaghen

Museo Sorolla Madrid

Ny Carlsberg Glyptoteket

Vivi la Hispanic Society of America

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