BRUXELLES – Il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio per il progressivo taglio delle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti (camion, autobus e rimorchi), nell’ottica del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
- Il settore dei veicoli pesanti (HDV) è responsabile di oltre il 25% delle emissioni di gas serra derivanti dal trasporto su strada nell’UE. Rappresenta oltre il 6% delle emissioni totali di gas serra dell'UE. - Gli standard sulle emissioni di CO2 per alcuni veicoli pesanti sono stati fissati per la prima volta nel 2019, con obiettivi dal 2025 al 2029 e dal 2030 in poi, con la previsione di una revisione del regolamento entro il 2022.
Sarà ampliato il campo di applicazione del regolamento inserendo quasi tutti i nuovi veicoli pesanti con emissioni di CO2 certificate, compresi gli autocarri più piccoli, gli autobus urbani, i pullman e i rimorchi – a obiettivi di riduzione delle emissioni.
Nello specifico, si introduce l’obiettivo emissione zero entro il 2035 per gli autobus urbani, fissando al contempo l’obiettivo intermedio del taglio del 90% entro il 2030.
Sarà prevista un’esenzione per:
- produttori di piccoli volumi e veicoli utilizzati per l’estrazione mineraria, la silvicoltura e l’agricoltura;
- veicoli ad uso delle forze armate e dei vigili del fuoco;
- veicoli destinati alla protezione civile, all’ordine pubblico e all’assistenza sanitaria.
L’accordo provvisorio estende in una fase successiva (2035) il campo di applicazione del regolamento anche ai veicoli professionali come i camion della spazzatura o le betoniere. Inoltre, la Commissione analizzerà la possibilità di includere anche gli autocarri più piccoli (sotto le 5 t). Sono fissati obiettivi specifici di riduzione delle emissioni anche per rimorchi (7,5%) e semirimorchi (10%), a partire dal 2030.

“Le emissioni derivanti dal trasporto stradale sono aumentate e dobbiamo invertire la tendenza. Producendo più veicoli a emissioni zero l’industria europea sarà in una posizione più forte per competere e avrà ora certezza a lungo termine sulle norme applicabili. I cittadini avranno un’aria più pulita da respirare, soprattutto nelle nostre città.
— Wopke Hoekstra, Commissario per l’Azione per il Clima
L’accordo provvisorio sarà ora sottoposto ai rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio (Coreper) e alla Commissione Ambiente del Parlamento per l’approvazione.
Se approvato, il testo dovrà poi essere adottato formalmente da entrambe le istituzioni, previa revisione da parte dei giuristi-linguisti, prima di poter essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrare in vigore.